LA GUERRA CHE NON È MAI FINITA


In Asia è ricominciata la guerra tra Israele e Palestina, o meglio non è mai finita. In seguito ai raid lanciati dalla cellula terroristica di Hamas, con obiettivo la città israeliana di Tel Aviv, non ha tardato la pronta risposta dell’esercito di Gerusalemme, oltre trecentomila i militari schierati sulla Striscia di Gaza. Inoltre, tra le ripercussioni del Mossad (l’agenzia dei servizi segreti israeliani che si occupa della politica estera), vi è il blocco degli approvigionamenti lasciando così la Striscia di Gaza senza energia elettrica, carburante e acqua potabile. Non hanno tardato neanche i lanci missilistici sulle maggiori città palestinesi, infatti dai dati che hanno raccolto i servizi segreti d’Israele, sono stati causati per ora 1400 morti e oltre 6000 feriti. Secondo quanto riportato dall’Intelligence israeliana, Hamas avrebbe avvertito che il lancio di un’offensiva da Gerusalemme verso i civili comporterebbe l’uccisione degli ostaggi. Una situazione similare la si può ritrovare tra il 2008 e il 2009, biennio in cui si svolse l’operazione Piombo fuso, una campagna militare israeliana contro la milizia palestinese.

Molti studiosi prendono come punto di partenza della guerra la dichiarazione di Balfour (ministro degli esteri inglese), in data 2 novembre 1917., giorno nel quale il governo britannico informò la comunità ebraica in Inghilterra della favorevole costituzione di una comunità giudea in Palestina. Assieme agli eventi della diaspora, questo fu motivo di grande emigrazione verso la Terra Promessa. La nascita dello Stato d’Israele è successiva alla seconda guerra mondiale e risale al 14 maggio 1948. Tuttavia questo avvenimento venne messo subito in discussione da diversi paesi arabi che attaccarono il nuovo Stato, l’unico risultato fu una sconfitta inaspettata ed un’espansione territoriale d’Israele.Nel 1956 una coalizione tra Israele, Francia e Regno Unito oltrepassò i confini egiziani causando la crisi di Suez. Col passare degli anni si scatenarono altre guerre che videro sempre vittoriosi gli israeliani, però non poterono rivendicare i territori in quanto la C.I. (Comunità Internazionale) non riconobbe alcune conquiste delle regioni sottomesse, quindi si parlava di occupazioni. Il maggiore di questi conflitti scoppiò nel 1973, la guerra dello Yom Kippur, che causò danni economici a tutta l’Europa, in quanto i paesi arabi innalzarono il prezzo delle risorse petrolifere a coloro che si schierarono con Israele. Nonostante i successi di alcuni paesi arabi in Palestina, entrarono in atto nuove realtà che rivendicarono il territorio portando avanti i conflitti armati, come Hamas, un’organizzazione politica e paramilitare fondata durante le rivolte degli anni novanta, che governa dal 2007 nella Striscia di Gaza.